Cosa è il Glaucoma?

Il Glaucoma è una malattia cronico-degenerativa che colpisce il nervo ottico causando un progressivo restringimento del campo visivo. Tale restringimento rimane asintomatico fino a stadi molto avanzati della malattia. Conoscere la malattia ed i suoi fattori di rischio permette di comprendere l'importanza di sottoporsi a visite specialistiche periodiche dall'oculista per effettuare una diagnosi precoce iniziare una terapia adeguata e proteggere la vista.

Qual’è la causa del glaucoma?

La causa del glaucoma non è ancora nota anche se sono stati identificati numerosi fattori di rischio tra i quali la pressione dell’occhio, l’età e la familiarità sono i più importanti.

Glaucoma vuol dire aumento della pressione dell’occhio?

Un aumento della pressione dell’occhio costituisce un importante fattore di rischio per il glaucoma. Il glaucoma tuttavia può insorgere anche con pressione dell’occhio bassa.

Qual’è la causa dell’aumento della pressione dell’occhio?

La pressione dell’occhio aumenta per un ostacolo al drenaggio del liquido intraoculare (umore acqueo) a livello della struttura drenante chiamata trabecolato sclerocorneale. La causa di tale impedimento rimane nella maggior parte dei casi sconosciuta (glaucoma cronico semplice, circa nell’80% dei casi). Nei casi rimanenti la causa è invece identificabile e riconducibile ad ostruzione meccanica delle vie di drenaggio da parte di materiali o tessuti patologici tra i quali i più frequenti sono la radice dell’iride (glaucoma ad angolo stretto), il pigmento (glaucoma pigmentario), materiale pseudoesfoliativo che origina dalla capsula del cristallino (glaucoma pseudoesfoliativo), tessuto neovascolare in caso di diabete o ischemie retiniche, sangue (in caso di traumi). Da ricordare l’aumento della pressione oculare ed il conseguente glaucoma causato dall’uso di cortisonici in collirio o per inalazione.

Chi è a maggior rischio?

Sebbene il glaucoma possa colpire tutte le fasce di età è più frequente nelle persone al di sopra dei 40 anni di entrambi i sessi ed in particolare è più frequente nei familiari di persone che hanno la malattia. Tutte le persone di età superiore ai 40 anni dovrebbero pertanto eseguire visite oculistiche periodiche per consentire una diagnosi precoce.

Quali sono i sintomi del glaucoma?

Il glaucoma non da sintomi fino agli stadi terminali della malattia. E’ pertanto fondamentale sottoporsi a visite periodiche per poterlo diagnosticare in tempo e proteggere la vista.

Quali sono le conseguenze del glaucoma?

Il danno progressivo del nervo ottico comporta un restringimento ingravescente e irreversibile del campo visivo fino alla completa cecità. Il malato non si accorge dei danni del campo visivo fino a che questi non hanno raggiunto uno stadio molto avanzato. La velocità con cui la malattia progredisce è variabile da persona a persona in funzione di fattori solo in parte identificati. Uno dei fattori di rischio più importanti per incorrere in problemi di vista gravi è la diagnosi tardiva.

E’ possibile curare il glaucoma?

Si. L’unica terapia dimostrata efficace nel rallentare o arrestare la progressione della malattia è la riduzione della pressione dell’occhio. La pressione dell’occhio può essere ridotta farmacologicamente, con interventi laser o con interventi chirurgici e la scelta della modalità migliore varia da caso a caso.

E’ possibile guarire il glaucoma?

I danni presenti non sono recuperabili e la terapia è finalizzata a prevenire l’ulteriore aggravamento. Per questo motivo è fondamentale per proteggere la vista effettuare la diagnosi quanto prima e iniziare la terapia precocemente.



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